Intervista a Giorgia Viglino
Da quanto tempo fai ginnastica artistica?
Ho iniziato quando ero in seconda media, questo è il quinto anno. Rispetto agli standard di questo sport ho iniziato relativamente tardi perché avevo dodici anni, in genere si inizia da molto piccole.
Come mai proprio ginnastica artistica?
Prima di questo ho provato un sacco di altri sport, ma sono sempre stata una bambina molto vivace e spericolata, e la ginnastica artistica alla fine si è rivelato lo sport che più si addiceva alla mia indole! E poi mi ha sempre colpito, quando vedevo una ginnasta alle parallele non mi staccavo dallo schermo.
Quali altri sport hai fatto?
Alle elementari ho iniziato con danza classica, poi sono passata al circo. C’è stata una parentesi con la pallavolo ma devo dire che non mi è mai piaciuta più di tanto, quindi eccomi qui!
Riesci a bilanciare scuola, amici, famiglia e sport oppure è difficile?
Sono molto quadrata quindi organizzandomi ci riesco abbastanza bene. Ovviamente rispetto ad altri miei coetanei che non fanno sport ho giornate pienissime, però trovo sia molto importante sapersi organizzare.
Durante il lockdown non ti sei potuta allenare in palestra, come avete gestito la situazione?
Avevamo un appuntamento in videochiamata ogni pomeriggio alle sei giusto per allenarci un’oretta, naturalmente però non era la stessa cosa. Si poteva fare giusto un po’ di base e potenziamento muscolare per restare in forma, tutto il resto purtroppo no.
E come è stato tornare in Reale?
Molto emozionante! Ero molto contenta e allo stesso tempo avevo il timore di aver perso determinati progressi, questo è uno sport in cui anche se molli soltanto per un mese cambia tantissimo il tuo stato fisico.
E come ti sei trovata, ancora in forma?
A livello muscolare abbastanza, perché il potenziamento di fatto non abbiamo mai smesso di farlo, però per riprendere gli elementi ci è voluto un po’di tempo.
Come ti trovi qui alla Reale?
Ho iniziato facendo circo qui con la Scuola Flic e mi sono sempre trovata benissimo anche continuando con artistica, sia con gli allenatori che con le compagne.
Chi è l’allenatore più simpatico?
Conosco Dora [Cortigiani n.d.r] da quando sono nata quindi sono un po’ di parte! [ride] Ma mi trovo davvero bene con tutti!
E il più antipatico?
Nessuno! [ride]
Qual è il tuo sogno nel mondo della ginnastica?
Ho iniziato tardi, quindi diciamo che ci sono delle difficoltà intrinseche nel diventare un giorno una professionista, ma ovviamente mi piacerebbe un sacco arrivare al massimo delle mie possibilità e prendermi tutte le soddisfazioni che riesco!
Hai degli amici pigri? Prova a convincerli a fare sport.
Purtroppo sto notando che molti miei coetanei non fanno sport. Iniziano il liceo e con la scusa di avere molto da studiare e di non riuscire a bilanciare tutto sacrificano lo sport, quando poi in realtà stanno davanti alla PlayStation tutto il giorno. Nessuno è in grado di studiare per tutto il pomeriggio, quindi il tempo per fare sport in realtà ci sarebbe, è solo questione di organizzazione!
E che consiglio daresti loro?
Soltanto quello di provarci. Poi se oggettivamente non ce la si fa è un altro discorso, però mollare a prescindere senza nemmeno concedersi una chance credo sia poco sensato. Lo sport è una valvola di sfogo, penso che negli anni del liceo e dell’adolescenza in generale sia qualcosa di fondamentale.
Raccontaci la tua giornata tipo.
Finisco scuola alle due, se devo allenarmi mangio qualcosa in più all’intervallo, passo da casa per prepararmi e alle tre sono in Reale. Finito l’allenamento arrivo a casa, doccia e mi metto a fare i compiti più o meno fino all’ora di cena. E comunque nei giorni più pieni mai più di due ore e mezza, sono una che riesce a studiare abbastanza in fretta. Questo per tre giorni a settimana. Sembra un bel sacrificio ma in realtà quello che ti dà è davvero tantissimo.
Dopo il liceo cosa farai?
Sicuramente l’università, ma ancora non saprei proprio cosa, mi riservo i prossimi due tre anni per decidere! In generale vorrei riuscire sempre a raggiungere gli obiettivi che mano a mano nella vita mi porrò, credo basti questo.