Reale Società
Ginnastica di Torino

Fondata nel 1844

Agonistica

Ginnastica Artistica Maschile

L’armonia di una disciplina completa. La bellezza di uno sport spettacolare. L’espressione fisica della voglia di volare. La declinazione di ciò che l’uomo riesce ad esprimere attraverso la forza, la potenza, l’agilità, l’equilibrio, la destrezza. Tutto questo è GINNASTICA ARTISTICA MASCHILE: SPORT, SPETTACOLO, ARTE.

Ecco come Fulvio Vailati (Direttore Tecnico Nazionale di Ginnastica Artistica Maschile) definisce questa affascinante disciplina.

Nella Ginnastica artistica maschile tecnica, potenza ed eleganza si fondono per dar vita a una disciplina davvero spettacolare. In 6 prove, il ginnasta esprime forza, agilità ed equilibrio.

Anelli
Il “castello” degli anelli è formato da una struttura alle cui estremità vi sono due anelli posti a 2,8 metri di altezza.
In sospensione o in appoggio, il ginnasta manifesta la sua massima forza muscolare. L’esercizio prevede elementi di slancio ma anche statici e ogni oscillazione provoca una penalità sul punteggio di partenza. Il movimento più famoso è la “croce” eseguita alla perfezione da Yuri Chechi, “Signore degli Anelli” e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. L’uscita dall’attrezzo prevede un movimento acrobatico complesso eseguito in avanti, indietro o sull’asse longitudinale.

Tavola del volteggio
È la forma ormai evoluta del vecchio e conosciuto “cavallo” (ancora in uso come attrezzo preparatorio di base). Si tratta di una piattaforma più morbida e più larga del suo “antenato” su cui si possono eseguire salti e volteggi preceduti da una corsa (massimo 25 metri) e una battuta a piedi pari su una pedana elastica.
Per i bimbi più piccoli spesso viene sostituto con dei tappetoni a forma di parallelepipedo di pari altezza per facilitare l’apprendimento della tecnica.
Nella fase finale delle grandi competizioni ufficiali sono previsti due salti con difficoltà differenti.

Parallele pari
Due staggi in fibra di carbonio posti a 2 metri da terra la cui larghezza varia secondo l’altezza del ginnasta. Senza soluzione di continuità, si eseguono movimenti di oscillazione, di slancio, in appoggio e in sospensione. Si possono eseguire granvolte e doppi salto-giro tra gli staggi. L’uscita dall’attrezzo prevede difficoltà acrobatiche sempre più complesse.

Sbarra 
È uno staggio in fibra di carbonio posto a 2,8 metri di altezza. Si tratta di un attrezzo molto spettacolare che permette di apprezzare la tecnica e il talento acrobatico del ginnasta. Si possono eseguire giri alla verticale, granvolte, e cambi di presa con fase di volo. In uscita il programma prevede combinazioni acrobatiche complesse con rotazioni sull’asse longitudinale e trasversale.

Cavallo con maniglie
Questo attrezzo è un cavallo tradizionale con due maniglie semicircolare in legno, posto a un’altezza di 1,05 metri. L’esecuzione dell’esercizio avviene in appoggio sulle mani: si tratta di un movimento fluido e continuo che prevede degli spostamenti fra le tre parti del cavallo (centro e due estremità). Rotazioni del corpo a gambe divaricate o unite, “forbici” eseguite in avanti e indietro: tutti i movimenti devono essere eseguiti senza interruzione di ritmo e solo le mani possono toccare il cavallo.

Suolo (o Corpo Libero)
Le evoluzioni acrobatiche sono l’essenza dell’esercizio al corpo libero. Su una superficie facilitante di 12 metri quadri, formata da tavole di legno elastico ricoperte da gommapiuma e moquette, il ginnasta esegue diagonali di salti acrobatici che sfidano le leggi della gravità e lasciano il pubblico senza fiato!
Nelle grandi competizioni ufficiali, l’esercizio prevede almeno 3 o 4 serie acrobatiche, una posizione di equilibrio, elementi statici di forza e di scioltezza articolare. A differenza del settore femminile non è previsto un accompagnamento musicale.

La sezione Ginnastica Artistica è affiliata alla FGI (Federazione Ginnastica d’Italia).